La protezione per esterno deve risolvere due problemi fondamentali: l’immunità alle condizioni meteorologiche e una selezione (taglio) di tutti quei movimenti che non devono disturbare il sistema (piccoli animali, fronde agitate dal vento, pioggia, neve, ecc).
La scelta dei vari sistemi è legata alle condizioni dell’ambiente da proteggere e si può suddividere in:
- sistemi volumetrici
- sistemi a barriera
- sistemi interrati
- sistemi a protezione delle recinzioni
Sistemi volumetrici da esterno
I rivelatori volumetrici da esterno sono analoghi a quelli utilizzati per l’uso interno. Il progetto di questi sensori è mirato ad aumentarne la resistenza agli agenti atmosferici (caldo, freddo, umidità, pioggia, sole diretto,ecc) e devono possedere dei circuiti di analisi in grado di riequilibrare, di volta in volta, il segnale ricevuto dall’ambiente per eliminare possibili allarmi impropri dovuti a piccoli animali, piccoli movimenti e condizioni atmosferiche particolarmente gravose. Il sistema in sé è comodo da installare, poco costoso e poco invasivo, ma ha delle oggettive limitazioni.
Sistemi da esterno a barriera
I sistemi a barriera sono più affidabili di quelli volumetrici in quanto il rivelatore è composto da due elementi: un trasmettitore e un ricevitore. Il ricevitore riceve sempre il segnale del trasmettitore, nel momento in cui un oggetto o una persona si interpone interrompendo o diminuendo il segnale sul ricevitore il sensore reagisce con uno stato di allarme
Il sistema è particolarmente stabile perchè, se ben progettato, è difficile che una condizione ambientale o un piccolo animale possano interferire tanto con il segnale da generare uno stato di allarme. Il segnale trasmesso può essere un segnale infrarosso (banda ottica) o un segnale a microonde (radio).
Con questi sistemi si possono realizzare degli anelli (poligoni) chiusi e quindi racchiudere un’area, ma si possono anche proteggere solamente dei fronti (ad esempio dei passaggi obbligati).
I lati del poligono possono raggiungere anche i 200 metri di lunghezza. I componenti vanno da piccole dimensioni –50cm- fino a sbarramenti veramente notevoli (anche 10 metri di altezza) e sono comunque fuori terra. Il sistema quindi risulta abbastanza invasivo e non devono esserci problemi riguardo al carattere estetico della protezione.
Sistemi interrati
I sistemi interrati rappresentano una soluzione perfetta per la protezione da esterno, l’unico aspetto negativo è il costo generalmente elevato.
Questi sistemi rilevano principalmente la pressione e/o la differenza di pressione che un individuo esercita sul terreno camminando o passando con un veicolo. Esistono anche sensori molto sofisticati di tipo geosismico che rilevano le vibrazioni prodotte dal passaggio della persona o del veicolo. Essendo interrati sono completamente invisibili e di solito la progettazione viene eseguita in modo tale da rendere particolarmente difficile l’individuazione del tracciato. Anche in questo caso possono essere realizzati circuiti chiusi anche su terreni di differente natura – passaggio da terra a autobloccante , a cemento, ecc – oppure possono essere realizzati segmenti isolati di protezione per il controllo di aree specifiche
I sistemi più evoluti sono in grado di rilevare il senso di passaggio sull’area protetta ed eventualmente segnalare l’avvicinamento e ignorare l’allontanamento dalla struttura protetta.
Protezione delle recinzioni
Esistono varie tipologie di recinzione: reti a maglia sciolta, reti rigide, palizzate, muri. La protezione delle recinzioni sfrutta sensori di tipo lineare che devono essere assicurati alla recinzione e ne rilevano i rumori strutturali o i tentativi di scavalcamento. Quindi tutti i rumori dovuti a sollevamento o taglio delle maglie, arrampicamento su reti rigide e tentativi di scavalcamento di reti o muri vengono rilevati. Ultimamente questi sensori sono stati integrati all’interno di barriere fisiche come filo spinato o lame libere di ruotare su un asse che offrono una protezione veramente formidabile per attacchi di tipo tradizionale.